Il brainstorming? Meglio farlo... da soli!

Per essere efficace servono due fasi: generazione individuale e solo in seguito valutazione di gruppo

Il brainstorming, per essere efficace, dovrebbe essere strutturato in due fasi principali: una fase individuale e una fase di gruppo. Gli studi sul brainstorming, come quelli di Taylor, Berry e Block (1958), hanno dimostrato che le persone generano più idee e di qualità superiore quando lavorano da sole rispetto a quando lavorano in gruppo. Vediamo perché e come strutturare queste due fasi.

1. Fase Individuale: Generazione Solitaria delle Idee

Nella prima fase, ciascun partecipante lavora da solo per generare il maggior numero possibile di idee senza interferenze o influenze da parte degli altri. Questo approccio ha diversi vantaggi:

  • Libertà di pensiero: Lavorare individualmente permette a ciascuno di esplorare le proprie idee senza il rischio di essere giudicato o influenzato dalle opinioni altrui.
  • Varietà di idee: Quando ognuno lavora separatamente, il gruppo può beneficiare di una gamma più ampia di prospettive, perché le idee non si conformano subito alle opinioni dominanti.
  • Eliminazione dell’inerzia sociale: La "pigrizia sociale" (social loafing), cioè la tendenza a impegnarsi di meno in un gruppo, è ridotta. Ogni persona si sente più responsabile di contribuire attivamente.

In questa fase, si consiglia di fissare un tempo specifico o un numero minimo di idee da raggiungere, in modo che ciascun partecipante si impegni a fondo nella generazione di idee.

2. Fase di Gruppo: Condivisione e Valutazione delle Idee

Dopo la fase individuale, i partecipanti si riuniscono per condividere le idee prodotte e valutare insieme le proposte. Questa fase sfrutta i vantaggi della collaborazione senza soffocare la creatività iniziale. I principali obiettivi sono:

  • Sintesi e combinazione: In gruppo, i partecipanti possono combinare idee simili o sviluppare ulteriormente quelle più promettenti, creando soluzioni innovative che emergono dalla collaborazione.
  • Feedback costruttivo: I partecipanti discutono le idee e forniscono feedback, aggiungendo dettagli, migliorando punti deboli o eliminando soluzioni meno pratiche.
  • Riduzione del rischio di pensiero di gruppo: Poiché le idee sono state generate individualmente, la fase di gruppo è meno soggetta al "pensiero di gruppo" (groupthink), un fenomeno in cui il desiderio di raggiungere un consenso rapido limita la creatività e porta a soluzioni conformiste.

Durante la fase di gruppo, è importante mantenere un ambiente aperto e non giudicante. Le idee devono essere valutate in base ai loro meriti, senza pressioni per raggiungere un accordo immediato. Inoltre, un moderatore o facilitatore può guidare la discussione per garantire che ogni idea venga considerata.

Conclusione: Perché il Brainstorming in Due Fasi è Più Efficace

La ricerca dimostra che il brainstorming funziona meglio quando combinato con il lavoro individuale, perché:

  1. La fase individuale stimola una produzione massima di idee, libera da influenze esterne.
  2. La fase di gruppo consente di affinare e sviluppare le idee in modo collaborativo, beneficiando della diversità di pensiero senza soffocare la creatività originale.

In pratica, questo metodo ibrido permette di unire i vantaggi del pensiero individuale con quelli della collaborazione, producendo soluzioni più creative e complete rispetto al brainstorming tradizionale di gruppo.

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