Il narcisismo familiare: Iper-investimento e Iper-adattamento

Quando l’ossessione per la felicità dei figli genera fragilità emotiva negli adolescenti, rendendoli incapaci di affrontare dolore e fallimento.

Le relazioni contemporanee sono fortemente influenzate dal narcisismo: spingono alla realizzazione personale a ogni costo, alla competizione, al raggiungimento di obiettivi straordinari e alla ricerca della felicità. In questo contesto sociale si diventa genitori, e qui nascono e crescono i nuovi adolescenti.

I genitori sono passati da un modello di genitorialità normativo a uno di tipo affettivo. Il bambino è spesso unico, pensato, desiderato e investito di attenzioni, con l’obiettivo primario della felicità e del successo in ogni campo. Nella nuova famiglia, esperienze come colpa, sottrazione, punizione e frustrazione sono viste come estranee o persino bandite. I figli, dall'infanzia fino all’età scolare, tendono ad aderire all’ideale progettato dai genitori, in parte per la naturale dipendenza affettiva e in parte per il desiderio di non deluderli.

L’attenzione costante dei genitori verso il benessere e la felicità dei figli, perseguiti a ogni costo, rischia di creare una polarizzazione emotiva, portando a una scissione delle esperienze emotive.

  • Le emozioni positive vengono accolte, valorizzate e promosse come conferma della propria efficacia genitoriale.
  • Al contrario, le emozioni negative rischiano di essere oscurate o silenziate, poiché percepite come disturbanti e destabilizzanti.

Questa dinamica porta l’adolescente a sviluppare una fragilità narcisistica:

  • narcisistica, poiché tende a perseguire l’ideale di sé e a credere illimitatamente nelle proprie capacità.
  • fragilità, poiché manca di familiarità con il dolore e il fallimento, che sono parte delle sfide evolutive adolescenziali. La mancanza di risorse per affrontare queste emozioni comporta un aumento dei disturbi sia internalizzanti che esternalizzanti.

Quindi cosa accade in adolescenza?

  • Ricerca compulsiva di esperienze valorizzanti per alimentare un’autostima grandiosa, spesso influenzata dai media (ideali di corpo perfetto, successo, ecc.).
  • Senso di impotenza e fallimento quando la realtà non risponde alle aspettative, generando vergogna, inadeguatezza e insoddisfazione.
  • Difficoltà nel processo di separazione e iper-adattamento (per alcuni): per timore di deludere chi li ha amati incondizionatamente, gli adolescenti tendono a conformarsi all’immagine di “figlio ideale” trasmessa dai genitori, confondendo ciò che desiderano davvero con ciò che viene richiesto.
  • Difficoltà a gestire il dolore, che spesso viene nascosto per proteggere gli altri; in alcuni casi, questo dolore si manifesta attraverso comportamenti autodistruttivi, trasgressioni o disinteresse per le attività.
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