I quattro stili educativi

L'insieme di atteggiamenti che i genitori manifestano nei confronti dei figli e che creano il clima nel quale i genitori attuano i propri comportamenti

Lo stile educativo è quell’insieme di atteggiamenti che i genitori manifestano nei confronti dei figli e che, considerati globalmente, creano il clima nel quale i genitori attuano i propri comportamenti. Lo stile educativo rappresenta l'approccio dei genitori nell'educazione dei figli. Questo stile si suddivide in due componenti principali:

  • Pratiche educative: rappresentano l'attuazione concreta dello stile educativo.
  • Scopi, valori e credenze: sono gli obiettivi, i valori e le convinzioni dei genitori riguardo allo sviluppo e all'educazione dei figli.

È importante sottolineare che lo stile educativo non è un elemento fisso e immutabile. Esso si adatta e si modifica anche in base al ruolo attivo che l’adolescente svolge nell’influenzare i comportamenti dei genitori (Grusec, 2011).

Gli Stili Educativi di Baumrind (1971, 1991) e Maccoby e Martin (1983)

Gli stili educativi sono caratterizzati da due dimensioni principali:

  • Controllo: riguarda la regolazione e la supervisione del comportamento dei figli.
  • Sostegno: rappresenta la dimensione affettiva della relazione, ovvero la vicinanza emotiva.

Queste due dimensioni lavorano insieme per influenzare il comportamento e lo sviluppo dei figli, bilanciando la guida e il supporto emotivo.

I 4 stili educativi

Gli stili educativi si possono distinguere in quattro principali categorie, basate su due dimensioni: il controllo e il sostegno. Ecco una descrizione di ciascuno stile con le relative dimensioni:

  1. Stile Autorevole (Alto controllo, Alto sostegno): I genitori autorevoli mantengono un certo grado di controllo, ma cercano di comprendere il punto di vista dei figli. Raramente ricorrono a punizioni e favoriscono la sperimentazione. Questo stile è caratterizzato da un clima di comunicazione e scambio, che permette agli adolescenti di sviluppare buone autonomie e competenze sociali.
  2. Stile Autoritario (Alto controllo, Basso sostegno): In questo stile, i genitori sono restrittivi e punitivi, imponendo regole rigide e limitando gli scambi verbali e le dimostrazioni di affetto. I figli cresciuti con uno stile autoritario tendono a essere ansiosi o perfezionisti, cercando di conformarsi alle aspettative genitoriali, oppure possono diventare aggressivi e socialmente poco competenti.
  3. Stile Indulgente o Permissivo (Basso controllo, Alto sostegno): I genitori indulgenti sono molto coinvolti emotivamente con i figli, ma fanno poche richieste e impongono scarse regole. Si aspettano che i figli si autoregolino e non ricorrono a punizioni. Questo stile può portare a una certa incompetenza sociale negli adolescenti, che spesso manifestano mancanza di autocontrollo e una propensione a comportamenti rischiosi o devianti.
  4. Stile Negligente o Trascurante (Basso controllo, Basso sostegno): I genitori negligenti sono poco coinvolti nella vita dei figli e mancano di presenza attiva. Questo stile è associato a una mancanza di competenze sociali e di autocontrollo nei bambini, che spesso sviluppano condotte devianti e incontrano difficoltà scolastiche durante l’adolescenza.

Questi stili riflettono diverse modalità di interazione e approcci all’educazione, influenzando il comportamento e lo sviluppo emotivo e sociale dei figli.

Secondo Barber (2002), esistono poi due forme di controllo:

  1. Controllo comportamentale (monitoring): consiste nella sorveglianza delle attività dei figli attraverso regole e richieste di informazioni, sia dai figli stessi sia da altri come insegnanti o allenatori. Questo tipo di controllo non compromette l'autonomia dei figli ed è considerato un fattore protettivo contro comportamenti devianti, con effetti positivi sullo sviluppo.
  2. Controllo psicologico: prevede che i genitori cerchino di influenzare gli stati emotivi dei figli mediante la manipolazione, inducendo sensi di colpa, minacce emotive o intrusioni, come ad esempio frasi del tipo "mi hai deluso" o "io che ti ho dato tutto…". Questo tipo di controllo ha effetti negativi sullo sviluppo dei figli.

Lo Stile Autorevole (e Contesti Sociali)

Le ricerche condotte nei Paesi occidentali concordano nel ritenere lo stile autorevole il più efficace tra gli stili educativi, poiché favorisce:

  • Figli autonomi e fiduciosi: i figli sviluppano un buon livello di autostima, autoefficacia (self-efficacy), un locus di controllo interno e un maggiore benessere psicologico. Sono in grado di impegnarsi e di assumersi responsabilità.
  • Bassa frequenza di comportamenti a rischio: minore probabilità di sviluppare comportamenti devianti o dannosi per la salute.

Perché il parenting autorevole produce effetti positivi?

  • Fornisce all’adolescente l’opportunità di sperimentare autonomia e autodeterminazione sotto la supervisione dei genitori, che stabiliscono limiti offrendo spiegazioni e giustificazioni adeguate, creando una protezione flessibile
  • La disponibilità dei genitori a coinvolgere i figli nei processi decisionali familiari offre una palestra per l’acquisizione di competenze comunicative e relazionali.

Lo stile autoritario

  • Diverse ricerche (es. Steinberg & Silk, 2002) mostrano che lo stile autorevole risulta positivo e protettivo nelle famiglie bianche di classe media, mentre lo stile autoritario può portare a risultati più favorevoli nelle minoranze etniche, come nel caso degli adolescenti afroamericani.
  • Nei contesti deprivati e a rischio, il parenting autoritario sembra più efficace e protettivo. Questo evidenzia l'importanza di considerare le caratteristiche del contesto e della comunità in cui la famiglia vive, nell’analisi delle relazioni tra genitori e figli adolescenti.
  • Lo stile autorevole è più funzionale nelle culture individualistiche (che valorizzano autonomia e indipendenza), mentre lo stile autoritario risulta più adatto nelle culture collettivistiche (che enfatizzano l’interdipendenza e il rispetto dell’autorità).

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