Razza, cultura, etnia

Lo sviluppo delle idee antropologiche tra '800 e '900 a partire da tre diversi modi di configurare l'identità e la differenza.

L'antropologia si definisce per la vocazione allo studio della diversità; in particolare, quel tipo di diversità che accomuna certi gruppi umani distinguendoli allo stesso tempo da altri. In questo capitolo seguiremo lo sviluppo delle idee antropologiche a partire da tre diversi modi di configurare l'identità e la differenza. La diversità, di volta in volta denominata razziale, culturale o etnica è marcata dall'appartenenza, quasi sempre data per nascita, a gruppi caratterizzati dalla collocazione geografica, da peculiarità somatiche, linguistiche e religiose, dalla condivisione di tradizioni o percorsi storici, e forse da un particolare "ethos" o atteggiamento verso il mondo. Razza, cultura, etnia, sono stati i perni concettuali di altrettanti modi di rapportarsi agli "altri". Partire da queste nozioni è indispensabile per capire i problemi che la diversità pone al mondo di oggi.

Altri capitoli

Un dilemma antropologico: la tensione tra universalismo vs. relativismo. E i dritti umani?

Lo sviluppo delle idee antropologiche tra '800 e '900 a partire da tre diversi modi di configurare l'identità e la differenza.

Una prima sintetica presentazione del settore scientifico disciplinare M-DEA/01, con l'introduzione ad alcuni aspetti che saranno ripresi nei capitoli successivi.