La pedagogia di don Bosco

Il metodo educativo "preventivo" di don Bosco era basato su tre pilastri: ragione, religione e amorevolezza

La pedagogia di Don Giovanni Bosco è un approccio educativo completo e integrato, sviluppato nel XIX secolo e ancor oggi influente nelle istituzioni educative salesiane. Il cuore della pedagogia di Don Bosco è il "Sistema Preventivo", che mira a prevenire il male attraverso l'educazione e l'accompagnamento attento dei giovani. Questo sistema si basa su tre pilastri fondamentali: la ragione, la religione e l'amore

Per Don Bosco è ben chiaro fin dagli inizi il suo Obiettivo generale occuparsi della gioventù "povera e abbandonata" ma lo integrò e modificò via via secondo le esigenze.

Don Bosco iniziò a raccogliere attorno a sé dei ragazzi stabilendosi definitivamente a Valdocco nel 1846 dove vi si impiantarono ricreazione, istruzione religiosa, preghiera per giovani lavoratori e studenti, scuole domenicali e serali ospizio-pensionato, collegio e laboratori, classi di scuola per studenti e piccoli seminari.

Il decennio 1853-1863 fu particolarmente fecondo e importante per i successivi sviluppi. Cominciano nel 1853 le publicazioni delle sue Letture cattoliche, e nel 1859 fondò la società salesiana.

Il sistema preventivo

Il tratto geniale di don Bosco è legato a quella prassi educativa che lui stesso chiamò "sistema preventivo" Il sistema preventivo nella educazione della gioventù (1877), con il quale diede una formulazione agli elementi costitutivi del suo sistema educativo, che consiste nel "far conoscere le prescrizioni e i regolamenti di un istituto e poi sorvegliare, che gli allievi abbiano sempre sopra di loro 'occhio vigile del direttore e degli assistenti che, come padri amorosi parlino, servano da guida ad ogni evenienza, diano consigli ed amorevolmente correggano, che è quanto dire: mettere gli allievi nell'impossibilità di di commettere mancanze. Questo sistema si appoggia tutto sopra la ragione, la religione e l'amorevolezza"

Gli elementi costitutivi del sistema preventivo sono la carità pastorale, la ragione, la religione e l'amorevolezza. La carità pastorale viene connotata come "benigna e paziente,; soffre tutto ma spera tutto e sostiene qualunque disturbo". La ragione sottolinea, secondo

"L'assistenza educativa"non è poliziesca né fiscale, ma presenza amichevole, promozionale, animatrice dell'intera vita del soggetto a cui si intende porgere aiuto. Essa è realizzata in forme estremamente differenti nell'oratorio, nell'internato, eccetera.

A fondamento di questa realtà vi èuna costante attenzone alla dimensione assistenziale, sociale e politica che già presente nei primi anni di attività, si fa più insistente negli scritti degli anni '70 e '80.

  1. La Ragione:Don Bosco riconosceva l'importanza della ragione nel processo educativo. Egli incoraggiava l'uso della ragione per sviluppare la comprensione, la riflessione critica e la consapevolezza nei giovani. Il coinvolgimento della ragione doveva essere basato su un approccio logico e razionale, e Don Bosco cercava di creare un ambiente educativo che stimolasse la mente degli studenti.
  2. La Religione:La dimensione religiosa occupa un ruolo centrale nella pedagogia di Don Bosco. Egli mirava a formare "buoni cristiani e onesti cittadini", integrando insegnamenti morali e spirituali nei programmi educativi. La religione non era solo una componente teorica, ma si traduceva anche in un approccio pratico alla vita quotidiana, con la celebrazione di rituali religiosi, la partecipazione alla messa e l'incoraggiamento della preghiera personale.
  3. L'Amore:L'amore, inteso come affetto sincero e preoccupazione autentica per gli studenti, è uno degli elementi distintivi della pedagogia di Don Bosco. Egli sosteneva che l'educazione efficace richiedesse un rapporto di fiducia e affetto tra educatore e giovane. L'amore doveva manifestarsi attraverso l'attenzione personale, la comprensione e la disponibilità a sostenere i giovani nelle sfide della vita.
  4. Educazione Integrale:Don Bosco sottolineava l'importanza di una formazione integrale che includesse non solo l'aspetto accademico, ma anche lo sviluppo delle capacità pratiche, delle abilità sociali e delle competenze morali. Egli promuoveva l'apprendimento attraverso l'esperienza diretta, l'inclusione di attività manuali e la partecipazione attiva degli studenti in vari contesti.
  5. Sviluppo Individuale:La pedagogia di Don Bosco era fortemente centrata sullo sviluppo individuale. Egli riconosceva che ogni giovane è un individuo unico con talenti e potenzialità particolari. Di conseguenza, la sua approfondita conoscenza degli studenti e l'attenzione alle loro esigenze individuali erano elementi chiave nel suo approccio educativo.

Complessivamente, la pedagogia di Don Giovanni Bosco è un approccio olistico che mira a formare individui moralmente forti, socialmente responsabili e intellettualmente preparati, attraverso la combinazione di ragione, religione, amore e una profonda attenzione alle caratteristiche individuali di ciascun giovane.

Pietro Braido scrive: "

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